The Place Fregene DeliveryRoma

The Place: sorrisi, profumi e sapori fregenati!

Siamo a Fregene, a pochi chilometri da Roma, in un giardino felice, a due passi dal mare: uno di quei luoghi che danno sempre un motivo per tornare!

Si parte dalla colazione, con i dolcetti della pasticciera Alessandra D’Amato: la girella alla cannella (Kanel Bullar), muffin alle mele, pancakes, il Golden Chocolate, per citarne solo alcuni, ma anche club sandwich e altre scelte gustose per chi ogni giorno vuole scegliere tra dolce e salato; il pranzo e la cena, con i fritti e un menù fusion (consiglio il salmon bagle perché è una commistione di sapori che mette il buon umore),  fino all’apertitivo e al dopo cena: Antonio è un creativo dei drinks ed è sempre pronto ad incuriosire con i suoi cocktails!


Sapori e profumi nuovi per Fregene, ma in uno dei suoi giardini tipici, in cui è sempre estate, anche in inverno.
Scopriamo il The Place direttamente dalle parole dei loro fondatori, una giovane coppia di professionisti: Alessandra e Antonio!

Già da bambina sognavi di fare questo lavoro? Già da ragazzina avevi intrapreso un percorso in questa direzione?

Al liceo, con le mie amiche storiche dicevamo sempre che avremmo dovuto aprire una libreria-caffetteria: questo era il nostro sogno. Ognuno aveva un compito e il mio era fare dolci!

Perché poi hai scelto proprio Fregene per realizzare il tuo sogno?

Fregene è venuta in un secondo momento, soprattutto da quando sto con mio marito, perchéThe Place Fregene entrambi cercavamo di uscire dalla grande città e quindi avevamo cercato diverse possibilità e opzioni per uscire da Roma, nonostante il quartiere in cui stessimo abitando fosse il più appetibile per una possibile vita futura e per un’eventuale attività. Fregene è dove ci siamo conosciuti, è dove abbiamo vissuto tanti momenti importanti e felici e quindi nel momento in cui abbiamo saputo che era in vendita quello spazio, abbiamo fatto di tutto per acquistarlo.

Quindi il The Place aveva questo format già nel progetto iniziale?

In parte sì, in parte è venuto vivendo il posto, però diciamo quelli che sono i caratteri fondanti dell’attività sono sicuramente i nostri, personali direi. Una serie di cose, la passione per i drink, per le storie, per un certo tipo di cibo, sicuramente sarebbero stati così dovunque avessimo aperto il locale.

 

Tu Antonio, so che sei siciliano, ma a Roma come ci sei finito?

Io prima di fare questo lavoro facevo tutt’altro, ero un soldato, e dopo essermi congedato dall’esercito, ovviamente le possibilità lavorative al sud erano quelle che sappiamo (anche se negli ultimi anni vedo con molto piacere che il nostro mondo anche giù sta crescendo). Avevo conosciuto una ragazza, che è la mia ex ragazza, che studiava a Roma e ho deciso da un momento all’altro di andare via! Quindi ho fatto prima sei mesi a Reggio Emilia a lavorare in fabbrica e poi sono venuto a Roma.

A Roma, come hai iniziato a fare questo lavoro?

Ho iniziato questo lavoro per caso. E piano piano ho scoperto che in realtà stava nascendo questa passione per il bancone, per i drink, per il chiacchierare con le persone, farle stare bene. Poi comunque anche per me era una necessità: non conoscendo nessuno e non avendo amici, il fatto di stare dietro ad un bancone, mi dava la possibilità di essere circondato da persone. Quindi ho praticato questo lavoro da dilettante per circa 8/9 mesi, quando mi sono reso conto che era quello che volevo fare, ho iniziato il mio primo corso basic di american bar e da lì è partito tutto il mio percorso di studio e di lavoro.

Quindi ti ci sei trovato ma è stata la svolta!

Esatto! Il mio primo locale è un locale che ricordo con molto affetto: si trova in zona Prati e si chiamava Piquadro m. Lì mi sono formato, perché avevo iniziato dalle 13 alle 21, quindi iniziavamo dal pranzo e tutti facevamo tutto, non c’erano ruoli. Mi ha formato molto.
Alessandra: questo ha significato che si è imparato a fare dei cappuccini strabuoni!
Antonio: Avevo già capito quale strada volevo seguire, ero anche legato al mare, quindi ho deciso di andare al Singita (Fregene)!

Dove vi siete conosciuti?

Alessandra: Al Controvento (Fregene): Antonio lavorava,  io ero lì come cliente e gli ho fatto delle foto!

 

Prima di aprire il The Place, frequentavate già il locale? The Place

Alessandra: È uno dei motivi per cui eravamo affezionati a questo posto!

Antonio: È il primo locale che io ho conosciuto a Fregene! La prima giornata al Controvento, dopo il servizio, i colleghi mi hanno portato all’ex S Club.

Alessandra: Io avendo lavorato al Singita per più anni e frequentando Fregene, quando ero qui, mi capitava di andarci e ci ho fatto anche l’addio al nubilato. Anche una delle nostre prime uscite insieme è stata all’S Club, quindi eravamo proprio affezionati a questo posto. Perciò, quando abbiamo saputo che era in vendita, ci siamo immediatamente informati, coinvolgendo la mia famiglia in questa impresa enorme.

 

Parliamo del menù: è particolare, molto diverso dalla cucina che si tende a trovare a Fregene, vi assomiglia?

In parte, abbiamo mantenuto il menù del locale precedente, che aveva fatto la scelta vincente di non proporre la tipica pasta con le vongole, dunque ne abbiamo alzato la qualità e ci siamo concentrati ancora di più su alcuni piatti particolari.

Ho visto che c’è uno stile american breakfast!

Bagle DeliveryQuesto lo abbiamo aggiunto noi, non c’era. Quello che abbiamo mantenuto, è stata per esempio la parte più tex mex, quindi ad esempio nachos o i tacos. Diciamo che le tre cose per cui siamo conosciuti da prima sono i bacon cheeseburger, il nachos e il pollo fritto. Tutto il resto lo abbiamo cambiato perché erano piatti che si potevano anche modificare.

Durante il lockdown, con il delivery vi ha aiutati immagino questo menù, e soprattutto l’opzione dell’aperitivo a casa!

Statisticamente le persone tendono ad ordinare più il cibo che il cocktail, ma abbiamo avuto un’ottima risposta e ne siamo stati felici perché siamo stati ricordati proprio per i drink!

 

So che avete organizzato anche molti eventi, prima del periodo Covid!

Alcune serate le abbiamo ereditate dalla precedente gestione e le abbiamo mantenute, con il dj-set come appuntamenti fissi settimanali. Poi abbiamo creato qualche serata noi: ad esempio una serie di appuntamenti che avevamo chiamato “Don’t dream it, be it”, un po’ provocatori, per dire alle persone “non sognate ma siate ciò che vi sentite di essere”. Abbiamo organizzato anche qualche serata con alcuni amici, sempre di altri locali nel mondo del beverage e altri ristoranti: abbiamo cercato di variare i locali per coinvolgerne il più possibile, anche se molte persone non sono dotate di voglia di collaborazione.

Invece ho notato che voi spingete molto sull’importanza della collaborazione!

Sì, perché crediamo molto in questo. Il singolo individuo non ha la forza che possono avere più persone, davvero l’unione fa la forza! Ad esempio ora stiamo cercando di creare unione per ottenere la pedonalizzazione della strada per questa estate: ci hanno già provato gli altri anni ma i commercianti non sono d’accordo. In tutto il litorale, i negozi rimangono aperti la sera fino a tardi, e la sera si fanno passeggiate o a piedi o in bicicletta, a Fregene no.
Antonio: La cosa che non capisco è non voler chiudere la strada e far sì che ci sia il passaggio delle famiglie.

Alessandra: Hanno paura che se non ci vai con la macchina, non ci passi, mentre non capiscono che il punto forte di Fregene sarebbe potersi muovere solo in bicicletta e poter passeggiare. Molte famiglie non usano più la bici perché hanno paura delle macchine per i bambini, perché negli ultimi anni la situazione è degenerata.

La cosa più difficile sarà coinvolgere i nostri vicini.

Antonio: io spero che le limitazioni sui tavoli spingano le attività ad approfittare del fatto di poter chiudere la strada. Se ci riusciamo, è la volta buona che riusciamo a farlo tutte le estati!

Intervista del 12.5.20
Ph. Immagine di copertina: Marco Burgio

Tanti buoni propositi per un paesino da salvaguardare e per un locale tutto da scoprire, pieno di oggetti, ognuno con una storia da raccontare, in un’atmosfera rilassante.
Sperando di aver fatto nascere un po’ di curiosità, vi lascio il video dell’intervista condotta da Marco Sabatini il 20.4.2020:

Ludovica Aprico

Contatti The Place – Spirits & Soul Food

Indirizzo: Viale Castellammare, 42b, Fregene, RM, Italia
Sito web, con menu 
Whatsapp
: 339 648 1339
Tel: 06 6196 4956
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