Se siete curiosi di scoprire le bontà tipiche del Cilento, siete capitati nel posto giusto! Proprio di questo ho parlato con Marco Funaro, che mi ha raccontato “I Bufalini”. Quest’attività è nata un po’ per caso, si può dire, ma sta portando tante soddisfazioni a Marco e a tutti i suoi clienti.
[Intervista del 06/05/20]
Cosa ti ha portato ad iniziare quest’attività?
Sono sempre rimasto nell’ambito del turismo e dell’accoglienza. Ho iniziato aprendo un villaggio turistico con dei soci perché ero molto legato a questo mondo. Infatti lo frequentavo spesso da bambino e nel tempo ci ho lavorato come capo-animatore e capo-villaggio. Il villaggio era a Pisciotta, nel Cilento, e da questo ho scoperto una zona ancora “vera” dove esistono tanti piccoli produttori di eccellenze. Invece quando, per motivi familiari, sono tornato a Roma, ho aperto dei B&B. Poi, col fatto che adoro mangiare e cucinare con buoni ingredienti e spendevo molti soldi per comprarli, è nato questo progetto.
Come hai selezionato i prodotti che proponi?
Dall’inizio ho collaborato con uno dei fondatori dello slow food campano, che è un mio carissimo amico. Insieme abbiamo cercato piccoli produttori con presidio slow food, concentrandoci sulla zona cilentana ma proponendo anche qualche prodotto campano – come birra, vino e la pasta di Gragnano. Ci siamo presi anche la “licenza poetica” di offrire anche la tiella di Gaeta, che si trova al confine ma produce questo piatto che piace sempre moltissimo. La ricerca è durata parecchio, soprattutto perché ci tenevo ad assaggiare e scoprire come viene fatto ogni prodotto, per decidere se proporlo nel negozio. Però ne è valsa la pena, perché credo molto nei prodotti che ho scelto e ho avuto modo di incontrare personaggi incredibili. Faccio sempre l’esempio di Michele Ferrante che produce i fagioli di Controne, un tipo di fagiolo che era scomparso e che lui ha ricoltivato. Quando vado a trovarlo mi porta sempre a vedere le piante e mi racconta di tutto, si vede proprio che è innamorato di quello che è riuscito a fare. Ogni prodotto poi ha la sua storia, come le alici di Menaica; la menaica è una tecnica di pesca che usavano gli antichi greci che è ancora usata in un paesino di pescatori a Pisciotta. In realtà è una ricerca [dei prodotti] che non ho smesso di fare e mi piace tornare là anche per andare a trovare quelli che sono diventati ormai amici, poiché ho una linea di dialogo diretta con loro.
Perché la mozzarella?
Ho scelto la mozzarella di bufala come punta di diamante della nostra offerta perché è il prodotto principe della zona di Battipaglia, scelta anche da diversi ristoranti stellati. Ho selezionato quella prodotta dal caseificio Bartolotti, a 200 metri dagli scavi di Paestum, che mi viene consegnata tutti i giorni, cosa non frequentissima. Loro le preparano la notte e a me arrivano la mattina. Essendo un prodotto vivo, ma so sempre che sotto un certo standard non arriva. Infatti chi la mangia se la ricorda, lascia certamente il segno.
Avete prodotti particolari o che la gente non si aspetta?
In realtà ce ne sono diversi. Ad esempio, abbiamo il caffè Passalacqua, servito nel Bar Mexico di Napoli – un’istituzione – e la gente quasi non ci crede perché è difficile da trovare. Poi abbiamo anche diversi prodotti di bufalo – una carne tipica del Cilento – molto salutare, magra e priva di colesterolo. Abbiamo abitualmente salumi, come carne secca, speck o salame, e a volte riusciamo a prendere anche hamburger e filetti.
Parlavi prima del rapporto creato con i produttori, qual è invece quello che hai creato con i tuoi clienti?
Vengo da una famiglia di commercianti quindi ho sempre avuto un rapporto con il pubblico. Più che per il guadagno, mi piace stare insieme a loro e parlarci; sapendo che gli sto vendendo una cosa buona e utile e che posso guardar loro negli occhi sapendo che, oltre alla simpatia e alla battuta, c’è sostanza in ciò che propongo. Infatti in questa situazione mi fa piacere fare le consegne, così ho modo di vedere i miei clienti, scambiarci due chiacchiere e raccontar loro dei prodotti che comprano. Tra l’altro mi piace proprio far divertire i miei clienti; sono stato attore per 20 anni, andavo in tournée con la mia compagnia e a volte facevo cabaret. Ora ho appeso la maschera da teatro al chiodo, ma cerco di intrattenere comunque. Sulla pagina Facebook dei Bufalini a volte pubblico cose simpatiche e un po’ stupide e spesso la gente, oltre che per il cibo, torna per fare quattro chiacchiere con me.
Se siete curiosi di sapere di più, trovate qui anche un’intervista live con Marco e Marco Sabatini:
Contatti “I Bufalini – vendita e bistrot – mozzarella di bufala e prodotti tipici del Cilento”:
Tel: 064 543 5511
Indirizzo: Via di Val Tellina 118, Roma
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